IL SOTTOSCALA
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NON AVREMMO MAI PENSATO CHE NE SAREBBE NATA UNA QUESTIONE!

Mai avremmo immaginato che il rinnovo della Convenzione di Tesoreria sarebbe stato così tribulato, ma evidentemente questa maggioranza ha una grande capacità di creare problemi e di complicare gli affari semplici!
Ci sembrava strano che per una convenzione che scadeva il 2 gennaio si riproponesse il rinnovo solo il 15 marzo e solo per 6 mesi.
Ci è sembrato ancora più strano che la convenzione contenesse errori pacchiani che in 5 anni nessuno aveva mai notato e che contenesse addirittura un articolo contrario alle disposizioni di legge che l’amministrazione non ha voluto correggere, ma mai avremmo pensato che ci chiedessero di votare una convenzione per la quale non c’era l’accordo con il comune capo convenzione.
Così è accaduto che il consiglio comunale di Biandrate (capo convenzione: il segretario è segretario di Biandrate e non di Carpignano e noi ci avvaliamo di lui in virtù di una convenzione) per due volte non approvasse la convenzione!
Anzi, per la precisione, sembra che la prima volta non si è arrivati all’approvazione perché-assente un consigliere di minoranza-la votazione si è conclusa con 6 voti a favore e 6 contro. La seconda volta sembrerebbe che invece, visto che l’amministrazione si sarebbe trovata in minoranza (essendo presente il settimo consigliere assente nella seduta precedente), il sindaco e quel che restava della sua maggioranza avrebbe lasciato, senza spiegazione, il consiglio seguito dal segretario. I 7 rimasti (numero legale rispettato) non potendo dar corso al consiglio in assenza del segretario avrebbero verbalizzato il tutto per denunciarlo al Prefetto.
La situazione rasenta il tragicomico e il nostro sindaco non sa che pesci pigliare…
E siamo a fine maggio con una convenzione che dovrebbe scadere a giugno non ancora approvata!

11/4/2011
DGI nostri vecchi dicevano che quando si gioca a carte vale di più uno che segna i punti di due che giocano.
Sembrerebbe che si stia verificando la stessa cosa.
I fatti: il 15 marzo si è svolto il Consiglio Comunale a Carpignano. Tra gli altri punti all’ordine del giorno, bisognava votare il rinnovo della Convenzione di Segreteria tra i Comuni di Biandrate, Carpignano Sesia e Sillavengo. Il testo proposto era lo stesso della Convenzione in scadenza.
Osserviamo subito in Consiglio che si rileva un’anomalia all’art. 4: il Segretario svolge servizio per 17 ore e 15’’ a Biandrate e per 15 ore e 15’’ a Carpignano, ma Biandrate ne paga lo stipendio per il 42% e Carpignano per il 48%. Ci viene detto che si tratta di un errore che sarà corretto.
Nella stessa seduta di Consiglio si è discussa la mozione “Direttore Generale” (di cui riferiamo a parte) e quindi chiediamo, coerentemente, che venga eliminato l’art. 8 della Convenzione che prevede l’attribuzione delle funzioni di Direttore Generale al Segretario. Questa è una condizione affinchè le minoranze votino a favore del rinnovo della Convenzione. Tutti d’accordo, tanto più che la legge del 2010 prevede che non possa più esistere il Direttore Generale nei Comuni con meno di 100.000 abitanti. A questo punto si vota e la Convenzione viene approvata all’unanimità con le variazioni proposte; addirittura il sindaco, dopo aver dato le massime rassicurazioni, dice:”noi l’approviamo così, poi gli altri Comuni ne dovranno prendere atto”…
DGDopo qualche giorno, come di prassi, viene pubblicato il verbale della seduta, redatto dal Segretario Comunale, che non è altro che un resoconto di quanto si è detto, non si può inventare nulla, il Segretario deve comportarsi come un Notaio che scrive tutto ciò che è avvenuto in Consiglio. E’ per questo che ci stupiamo grandemente nel vedere che invece il verbale dice cose diverse da quelle dichiarate e votate in Consiglio: non solo l’art. 8 non è stato depennato, ma è stato modificato ad uso e consumo di qualcuno, riportando dichiarazioni e modifiche che non sono state fatte in Consiglio, nel maldestro tentativo di giustificare, anche per questa via, l’assurda delibera di riviviscenza del Direttore Generale, voluta dalla maggioranza e dal suo mentore.
Immediata la nostra protesta , inviata per competenza anche al Prefetto.
Il sindaco non riesce a fare altro se non affidarsi in tutto al suo nume tutelare, il Segretario, il vero “deus ex machina” di questa amministrazione: “appena torna il Segretario vi faccio spiegare da lui”.
Spiegare cosa?
Un verbale diverso da quanto deliberato in Consiglio Comunale?
E da chi? Dal massimo interessato alla questione?

Convenzione di segreteria che scadrà il 30/6/2011

2/5/2011
E' arrivata la risposta.
Saremmo noi i bugiardi. Avremmo fatto tutto questo can-can sulla questione del direttore generale (giornali, volantini, mozioni...) per poi votare a favore della possibilità di nominarlo (e pochi minuti dopo la discussione-di un'ora- sulla mozione per toglierlo), contro la legge che stabilisce il contrario.
Forse il nostro sindaco si dimentica che una convenzione, presa con delibera di Consiglio Comunale non può andare contro la legge.
Tutto questo è disgustoso...
Immediata la nostra replica, di cui abbiamo informato anche il Prefetto.
Ci permettiamo, in ultimo, di ricordare che l'art. 186 legge 23/12/2009 (citato dal sindaco e dalla delibera n. 6) non esiste (in quanto questa legge ha solo 2 articoli, anche se lunghi), ma di questo il sindaco dovrebbe essere più esperto di noi.
Chissà perchè, poi, dopo un mese, non abbiamo ancora avuto copia della convenzione da noi richiesta e come mai non è stata allegata alla delibera?
Che sia perchè il Comune di Biandrate (capoconvenzione) ha votato contro la sua approvazione?

22/5/2011
Ultimo Consiglio Comunale.
Dopo tutta la querelle sull'articolo 8 della Convenzione di Segreteria, finalmente è emersa la vera ragione.
Si tratta di una cosa semplice semplice: per un rinnovo di sei mesi non ci si voleva sbattere a fare variazioni, così si è riproposta la Convenzione come era. Quando le opposizioni hanno giustamente osservato che l'articolo 8 non poteva esistere perchè contrario alla legge, il sindaco, consultato il segretario comunale, ha assentito. Poi bisognava però farlo variare anche negli altri due Comuni convenzionati e, per non sbattersi, si è preferito inventare quella frase sibillina nella nostra delibera ("di rilevare, in merito all’art. 8 del testo di convenzione che disciplina l’attribuzione delle funzioni di direttore generale, che lo stesso deve essere considerato applicabile entro gli ambiti di ammissibilità stabiliti dall’art. 186 della legge 23.12.2009 e dall’art. 1 del D.L . 23.1.2010 n. 2 convertito in legge 26.3.2010" - frase mai pronunciata da nessuno), che naturalmente noi abbiamo contestato. Da lì è nato il mare di bugie. Questo è quanto si è fatto sfuggire il sindaco nel Consiglio del 19/5 (naturalmente non in modo così dettagliato) quando abbiamo annunciato di votare contro l'approvazione della delibera n. 6.
Il segretario stesso ha affermato che l'art. 8, essendo contrario a norme di legge, è nullo, perchè una fonte inferiore non può superare una fonte superiore; lo schema della convenzione era nato ad inizio duemila in un contesto legislativo completamente diverso e oggi superato.
Che strano! E' esattamente quanto abbiamo sostenuto noi!
Perchè allora non l'ha detto l'altra volta? Perchè soprattutto non si è cancellato questo articolo? Perchè si è ritenuto di raccontare tutte quelle bugie e non si è avuto il coraggio della verità?
Il vero problema è proprio questo: bastava dire le cose come stanno; forse non ci saremmo trovati d'accordo, ma avremmo apprezzato. Invece si è preferito raccontare bugie, cioè continuare sulla strada solita e ben conosciuta: non far sapere niente e negare tutto, anche l'evidenza. E' un'amministrazione fondata sulle frottole. E' difficile avere a che fare con un interlocutore non affidabile; questa è la vera negazione del confronto. Viene a mancare il reciproco riconoscimento. Si può, al limite, non essere d'accordo su niente, ma sapendo di avere a che fare con una controparte che ha il coraggio delle proprie azioni. Così è paradossale...

Approvazione verbali

10/6/2011
LA STORIA INFINITA: LA CONVENZIONE CHE NON C'E'


Si avvicina il 30 giugno e con esso la scadenza (di nuovo!) della convenzione. Il sindaco annuncia un incontro per illustrarci il contenuto della nuova bozza. Finalmente sembra che hanno accolto uno dei nostri consigli: il primo Comune a firmare la convenzione deve essere il capoconvenzione, cioè Biandrate. Il Consiglio Comunale si deve riunire il 21 giugno. Da pochi giorni ha rocambolescamente approvato il rinnovo fino al 30 giugno, grazie a tre astensioni.
Sembra vogliano fare entrare in convenzione anche Granozzo, Comune sotto le cure del dott. Brera, a scavalco (ma quante cose riesce a fare quest'uomo!).
Ma le sorprese non finiscono mai...
Sette consiglieri di Biandrate si sono dimessi questa mattina. L'amministrazione è caduta.
Che ne sarà della convenzione?
Potrebbe approvarla il Commissario straordinario, peraltro non ancora nominato.
Quando si dice i segni del destino!

30/6/2011
CONSIGLIO COMUNALE


Il travagliato iter si è concluso.
La bozza a suo tempo proposta dall'ex sindaco di Biandrate è poi decaduta a causa del commissariamento del Comune. Il Commissario prefettizio ha proposto una nuova bozza con alcune variazioni.
Rispetto alla precedente convenzione esistono alcune differenze sostanziali:
- non esiste più l'articolo relativo al Direttore Generale (contrario alla legge), a conferma che quanto da noi sostenuto in sede di rinnovo-per sei mesi-della precedente convenzione era corretto;
- riduzione della durata della convenzione a 3 anni per allinearne la scadenza alla scadenza del mandato dei sindaci di Carpignano e Sillavengo;
- il segretario presterà servizio per 11 ore settimanali presso i Comuni di Biandrate, Carpignano e Granozzo con Monticello, per 3 ore presso il Comune di Sillavengo; ore settimanali totali: 36
- Le spese verranno così ripartite:
30% Biandrate
30% Carpignano
30% Granozzo con Monticello
10% Sillavengo;
fino al 31/12/2011, a causa di problemi contingenti del Comune di Granozzo (amministrazione neoeletta, uscita da un'unione...) la ripartizione delle spese sarà 28% Biandrate e Carpignano - 10% Sillavengo - 34% Granozzo;
- questi i versamenti a titolo di acconto da effettuare mensilmente al capoconvenzione:
2.250,00 Carpignano Sesia
750,00 Sillavengo;
2.250,00 Granozzo con Monticello;

Nuova e (forse) definitiva convenzione di segreteria

3/7/2012
BIANDRATE (CAPOCONVENZIONE) RISOLVE LA CONVENZIONE


A seguito delle elezioni amministrative del 6-7 maggio 2012, il Consiglio Comunale di Biandrate decide di risolvere la convenzione e cambiare segretario comunale. La decorrenza sarà 1 settembre 2012.
Naturalmente noi ci teniamo stretto il nostro segretario e ci aggreghiamo a Granozzo con Monticello (come noto Comune confinante con Carpignano!) con una convenzione che scadrà nel 2016!

Altra convenzione di segreteria

Data ultimo aggiornamento 3luglio 2012