CARPIGNANO INSIEME



Ridurre le tasse comunali... si può

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BILANCIO 2017: TARIFFE E AGEVOLAZIONI

Per il 2017 il nostro Comune ha mantenuto invariate le tariffe dei servizi pubblici a domanda individuale. Ha riaffidato il servizio mensa scolastica, ottenendo un ribasso del buono pasto di oltre un euro (vd. capitolo specifico).
Invariata anche la tassa di occupazione suolo pubblico. ESONERATI DAL PAGAMENTO DELLA TOSAP PER L'INSTALLAZIONE DI PONTEGGI COLORO CHE RISTRUTTURERANNO IMMOBILI NEL CENTRO STORICO.
Nessun aumento anche per l'imposta comunale sulla pubblicità e per i diritti sulle pubbliche affissioni. Anche in questo caso, per agevolare le nuove attività produttive SONO ESONARATI DAL PAGAMENTO DI TALE IMPOSTA PER UN ANNO LE AZIENDE DI NUOVA COSTITUZIONE.
I rincari non ci toccano...

Tariffe dei servizi a domanda individuale

PRIME CASE DATE IN USO AI FIGLI: IMU e TASI 50%
TERRENI AGRICOLI DEI COLTIVATORI DIRETTI: ESENTI

Il nostro Comune ha recepito la legge 28/12/2015 n .208 e con la delibera del Consiglio Comunale n. 5 del 21/4/2016 ha stabilito quanto segue:
a) La base imponibile dell'IMU è ridotta del 50% per le unità immobiliari concesse in comodato dal proprietario ai parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale, a condizione che il contratto sia registrato e che il comodante possieda un solo immobile in Italia e risieda anagraficamente, nonchè dimori abitualmente nello stesso Comune in cui è situato l'immobile concesso in comodato. Esclusi gli immobili nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 (immobili di lusso).L'aliquota è quella della seconda casa.
b) Sono esentati dal pagamento dell?IMU i terreni agricoli posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, iscritti nella previdenza africola, indipendentemente dalla loro ubicazione.
c) Sono esentate dal pagamento della TASI le unità immobiliari destinate ad abitazione principale dal possessore nonché da ll’utilizzatore e dal suo nucleo familiare, ad eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8, A/9.
d) Nel caso in cui l’unità immobiliare è detenuta da un soggetto che la destina ad abitazione principale, escluse quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, il possessore versa la TASI nella percentuale stabilita dal Comune nel regolamento relativo al 2015. Nel caso di mancata determinazione della predetta percentuale stabilita dal Comune nel regolamento relativo al 2015, la percentuale di versamento a carico del possessore è pari al 90% dell’ammontare complessivo del tributo.

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PRIMA TRANCHE: LA TASI

La prima manovra che abbiamo voluto mettere in campo è una significativa riduzione della TASI (tassa sui servizi indivisibili), recente balzello introdotto lo scorso anno e sul quale la capacità impositiva è in capo al Comune (significa che il Comune può deciderne le aliquote e come suddividere il carico fiscale che ne risulta). La passata amministrazione aveva determinato l’aliquota nell’1,5 per mille. Da quest’anno sarà ridotta all’1 per mille.
Di questi tempi ridurre le tasse è un fatto per niente banale o scontato. E' un risultato che ha richiesto molto lavoro e un'attività che ha coinvolto tutta l'amministrazione, nel definire le strategie e poi metterle minuziosamente in atto.
Se è chiaro a tutti che ogni cosa che il Comune decide di fare o di non fare ha il suo costo, forse non è altrettanto chiaro a tutti che le scelte hanno dei vincoli, a volte anche pesanti.
Un’amministrazione entrante si trova a dover fare i conti con le scelte della precedente, scelte a volte per niente condivise, ma che si trova costretta a portare avanti per non creare danni peggiori ai cittadini. Allo stesso modo si trova ad ereditarne i costi che sono evidenziati nel bilancio; su alcuni di questi non è possibile incidere in alcun modo perchè presentano caratteri di rigidità. In poche parole si vorrebbero cambiare molte cose, ma non sempre è possibile farlo e bisogna onorare i contratti fino alla loro scadenza o portare a termine opere che, potendo scegliere, non si sarebbero mai fatte.
Ciononostante bisogna amministrare e dare la propria impostazione.
Consapevoli di queste cose, la nostra amministrazione si è subito preoccupata di esaminare profondamente il bilancio e di intervenire, laddove possibile subito, per razionalizzare, eliminare sprechi, introdurre criteri di equità, impostare le proprie politiche secondo quanto anticipato in campagna elettorale. Alcune cose si possono fare subito, per altre ci vuole più tempo, ma ci si può lavorare. Ci abbiamo messo tanto impegno e anche un po’ di fantasia. Naturalmente il concetto è che il bilancio deve quadrare, quindi se ci sono delle spese, queste devono essere coperte dalle entrate. Da anni (ed ogni anno sempre più) lo Stato sta riducendo i propri trasferimenti verso i Comuni, che si trovano ormai a poter contare solo sulle entrate derivanti dal contributo dei propri cittadini (imposte e tasse). Nel 2015 dovremo fare conto probabilmente su un ulteriore taglio dei trasferimenti statali di circa 50.000,00 e comunque dovremo garantire ai carpignanesi almeno gli stessi servizi di cui hanno goduto finora (fermo l’impegno di cercare di migliorarli).
Allora, nella nostra piccola “spending review” siamo partiti da tre principi:
1. Ridurre le tasse comunali, a parità di servizi:
2. Far pagare i servizi cosiddetti “a richiesta individuale” a chi li utilizza, senza penalizzare i meno abbienti (e questo è un principio di equità; non dimentichiamo che tutti i costi devono essere coperti e se faccio uno sconto su un determinato servizio è la collettività che si farà carico della quota di costo non pagata dal singolo);
3. Pagare i servizi richiesti dal Comune il giusto (quindi grande attenzione dal lato spesa).
Molto c’è ancora da fare, ma alcuni risultati, pur nel difficile panorama descritto, sono già arrivati; altri arriveranno in seguito ad alcune azioni di razionalizzazione poste in essere dal Comune e che daranno i loro risultati nei prossimi anni.
Detto dei principi ispiratori vorremmo evidenziare alcune manovre, tenuto presente che, come già detto, si è dovuto pensare alla copertura laddove si è deciso di procedere ad una diminuizione delle tasse: - Riduzione dell’aliquota della TASI sulla prima casa da 1,5 per mille a 1 per mille (riduzione del 33%); manovra che avrà effetti significativi sul bilancio di tutte le famiglie, perchè la TASI viene pagata sia dai proprietari di immobili che dagli affittuari (ognuno può capire di quanto sarà la riduzione, diminuendo di 1/3 quanto pagato lo scorso anno); - Adeguamento della tariffa per l’utilizzo della palestra, ferma da molti anni, questo nell’ottica dei principi ispiratori di cui abbiamo parlato e tenuto presente che-ad oggi-con le tariffe previgenti si copriva circa il 40% dei costi vivi (luce, riscaldamento, custode, senza considerare eventuali interventi di manutenzione ordinaria);
- Adeguamento (fatte salve le agevolazioni per i redditi ISEE più bassi) del ticket della mensa scolastica al costo del servizio sostenuto dal Comune (pari ad euro 5,35); questo è un intervento che sarebbe stato necessario mettere in atto all’inizio dell’anno scolastico, ma che si è preferito posticipare il più possibile. Purtroppo l’appalto (che alcuni giudicano oneroso) è stato fatto dall’amministrazione precedente e scadrà solo nel 2016. L’incremento di 0,35 è comunque contenuto e comporta un maggior onere di euro 1,75 la settimana per i ragazzi che usufruiscano della mensa tutti i giorni. Nel campo della razionalizzazione delle spese e della riduzione dei costi un ruolo determinante ha voluto giocarlo la Giunta (con il sindaco in primis) e l’amministrazione tutta rinunciando ai propri compensi (oltre 23.000,00 euro l’anno), rendendo così possibile (grazie a molte razionalizzazioni di costi e all’applicazione del principio di equità) un calo delle tasse comunali fin dal primo mandato. Naturalmente l’attività proseguirà anche nei prossimi esercizi…

Come abbiamo finanziato la riduzione della TASI