VITTORIA! FINALMENTE E' FINITA
6/1/2019
Dopo la rinuncia di Eni il Ministero dello sviluppo economico dichiara cessato il permesso di ricerca "Carisio" della
società Eni spa e della società Petroceltic Italia srl per rinuncia dell'operatore e conseguente decadenza del titolare
rimanente.
E' il successo di Davide contro Golia, la dimostrazione che quando la gente si muove compatta, decisa e organizzata, quando
le amministrazioni locali ascoltano e supportano le richieste del territorio e lottano per la loro gente nulla è impossibile
e si può ottenere qualsiasi risultato anche quelli che "il buon senso comune" ritiene irraggiungibili "perchè combattete
contro un colosso".
Ci piace riportare a questo punto le parole spese da Maria Rita D'Orsogna sul suo blog:
"Eccoci qui, dopo sei anni di battaglie e batticuore, la fine e' arrivata anche per il pozzo proposto dall'ENI e dalla sua
socia minoritaria Petroceltic a Carpignano Sesia, popolazione 2,521 anime.
"Il pozzo Carisio non s'ha da fare!
Sono felice: per questa piccola comunita' nel verde che ha sconfitto il gigante con caparbieta' e perseveranza, per il
nostro pianeta che cosi ha un pozzo di meno, e per la speranza che questa storia infonde a tutti quelli che non ce lo
vogliono proprio il mostro nelle loro campagne, nei loro mari o nei loro monti.
E anche perche' per una volta parliamo di una storia bella. Un po' mi commuovo mentre scrivo queste cose, nel mio ufficio,
di pomeriggio e in silenzio, perche' so davvero la dedizione che ci vuole e perche' il mondo sarebbe migliore se tutti ci
impegnassimo cosi.
In 2500 hanno mandato via una corporazione che trivella da decenni a destra e a manca, dall'Alaska alla Nigeria, con
appoggi politici di tanti governi passati, con storie di corruzione, di scarsa attenzione ai popoli vicino ai loro
impianti, e con nel cuore solo il vile denaro. Ma a Carpignano non ci sono riusciti.
Ora i signori dell'ENI se ne andranno con la coda che gli si attorciglia fra le sei gambe.
Credo allora che qui un grande grazie, un grande "bravi", vada al Comitato Difesa della Natura e del Territorio (DNT) di
Carpignano che ha lavorato a lungo e con amore. Ci sono stata qui e ne ho parlato varie volte anche quando scrivevo sul
Fatto Quotidiano. E' bello vedere un paese intero che si vuole bene e che non si arrende.
E credo che ci voglia anche un bravi al M5S e a Davide Crippa che hanno scelto di bocciare definitivamente il progetto
dichiarando la decadenza del permesso. Non era una decisione scontata,
ne un atto dovuto.
Grazie.
Ormai sono tanti anni che seguo le faccende petrolifere e la storia si ripete sempre secondo lo stesso copione principale:
le vittorie abbisognano di tempo, sono fatte di passi avanti e di passi indietro, di persone che si scoraggiano ma che
poi continuano nonostante tutto. Di persone che cercano di fare qualche cosa ogni giorno con creativita' ed amore. Di
persone che alla fine prevalgono. Da Carpignano al Centro Oli di Ortona, da Sciacca a Bomba, dal parco del Curone ad
Arborea, fino ad Ombrina.
Il mio augurio e' che tutte le comunita' d'Italia con lo spettro del petrolio (o di qualsiasi altro mostro ambientale)
abbiano la stessa voglia di lavorare, la stessa unita', lo stesso amore e che sappiano mettere da parte il proprio ego
per essere a servizio dell'altro, dell'Italia, del pianeta.
Queste battaglie ambientali, cosi difficili, lunghe e snervanti, possono dare un senso alle nostre vite, e possono farci
sentire che abbiamo seminato semi buoni, che siamo riuciti ad elevarci in alto, piu' in alto dei nostri piccoli egoismi
quotidiani, e verso quell'ad majora a cui in un modo o nell'altro tutti aneliamo.
Tanti auguri Carpignano Sesia!"
Un grazie a tutti coloro che ci hanno creduto e hanno combattuto per questo obiettivo!
Il decreto di decadenza
La Stampa 7 gennaio 2019
Novara Oggi 11 gennaio 2019
IL Corrieredi Novara 12 gennaio 2019
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IL MISE CONFERMA LA RINUNCIA DI ENI
26/11/2018
E' ufficiale: Eni rinuncia al progetto Carisio, lo conferma il Ministero dello Sviluppo Economico a seguito di esplicita
domanda del Sindaco di Carpignano, che chiedeva conferme alle notizie di stampa.
"..con istanza del 26 maggio 2018-scrive il MISE-la società ENI spa ha dichiarato, ai sensi dell'art. 18 della legge n. 613/1967,
di rinunciare volontariamente alla titolarità pari al 52,5% e alla rappresentanza unica del permesso di ricerca denominato
"CARISIO"..."
E ancora:"...questa Direzione provvedrà quanto prima al relativo perfezionamento, che potrà anche determinare la definitiva
cessazione del permesso in questione."
Il passo è decisamente importante; ancora più importante è la chiusa del Ministero che lascia intendere che potremmo essere
veramente vicinissimi alla conclusione della vicenda.
../documenti/MISE ENI.pdf">La lettera del Ministero
Comunicato stampa del Comitato Dnt
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SIAMO VICINI ALLA CHIUSURA DEFINITIVA DEL PROGETTO:
LO DICHIARA IL SOTTOSEGRETARIO CRIPPA
9/11/2018
Il sindaco di Carpignano Sesia, in qualità di Ente coinvolto nella procedura di valutazione/autorizzazione del Pozzo
Esplorativo "Carpignano Sesia 1 dir" nell'ambito del permesso di ricerca Carisio, chiede al Ministero dello Sviluppo
Economico di essere informato sullo stato dell'arte relativo alla procedura del permesso di ricerca CARISIO ed al Pozzo
Esplorativo Carpignano Sesia 1 dir, con mail del 31 ottobre 2018.
La risposta è arrivata dal sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Davide Crippa, del M5S, nel corso di un
incontro pubblico organizzato dal Comitato Dnt lo scorso 9 novembre.
Il ritiro di Eni dal Progetto Carisio,-ha dichiarato citando fonti ministeriali-ha trasferito tutto l'onere del progetto
in capo a Petroceltic, azienda con esperienza limitata, che non può garantire il rispetto di tutte le prescrizioni e
l'adeguata capacità tecnica necessaria per eseguire il complesso progetto. Il venir meno del soggetto "forte" diventa un
pesante vulnus che mette in discussione l'interesse dello Stato a concedere il permesso minerario. C'è inoltre l'impossibilità
tecnica di operare nei pochissimi giorni di operatività del titolo minerario in quanto il permesso ha pressochè raggiunto
la sua scadenza, essendo in essere da molti anni (12) attraverso diverse proroghe. Si seguirà quindi la procedura per la
cessazione definitiva del permesso.
Percorso temporale di circa 160 giorni massimo con decreto del Presidente del Consiglio. Potrebbe in realtà concludersi
il tutto in circa 2-3 mesi. C'è un processo che deve coinvolgere anche la parte interessata.
In seguito alla rinucia di Eni il MISE procederà dunque al non trasferimento di quote del permesso in capo all'altro
soggetto, chiudendo così la procedura e sollevando il nostro paese e tutto il territorio da questa pesante ipoteca che lo
opprimeva. La spada di Damocle che pendeva sul nostro capo viene così tolta!
Il testo della lettera del sindaco
La dichiarazione di Crippa
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ENI RINUNCIA ALLE SUE QUOTE E ABBANDONA IL PROGETTO CARISIO
20/1/2018
La Stampa 20 gennaio 2018
Notizia Oggi 22 gennaio 2018
Corriere di Novara 25 gennaio 2018
Novara Oggi 26 gennaio 2018
Comunicato stampa del Comitato DNT
IL NOSTRO SINDACO SCRIVE A MATTEO RENZI
13/06/2017
Il 06/06/2017 il sindaco di Carpignano ha avuto modo di incontrare a Milano Matteo Renzi.
Per approfondire i temi accennati
nel breve incontro, gli ha scritto la lettera qui sotto allegata chiedendogli conto delle scelte fatte da Ministri che Lui
stesso ha a suo tempo nominato e delle scelte che il suo stesso partito deve fare . Atteso che la Provincia di Novara,
la Regione Piemonte, entrambe a guida PD hanno detto NO alle ricerche di idrocarburi nel Nostro territorio d’Eccellenza e
si trovano drammaticamente per Noi , in disaccordo col Governo centrale in gran parte facente riferimetno al PD dato che i ministri
Franceschini e Galletti (anch’Egli incontrato nel luglio 2016 e che ci aveva in parte rincuorato) hanno firmato il
benestare al via per la prospezione.
Sara’ un’Estate calda , ricordate a TUTTI quanto sia assai più preziosa l’ACQUA del petrolio....lo ha ricordato anche il
Papa a tutti Noi nella sua enciclica LADUATO SII.
ACQUA = VITA !
La lettera completa
...ALLA FINE IL MINISTERO DICE SI'
03/06/2017
Purtroppo, come previsto, è arrivato il decreto di autorizzazione. Emanato dal Ministro
dell'Ambiente di concerto con il Ministro dei Beni Culturali sulla valutazione di impatto
ambientale decreta "la compatibilità ambientale del progetto di perforazione di un pozzo
esplorativo denominato "Carpignano Sesia 1dir" nel permesso di ricerca di idrocarburi liquidi
e gassosi denominato "Carisio", sito nel comune di Carpignano Sesia (NO), presentato dalla
società Eni S.p.A. con sede legale in Roma, piazzale Enrico Mattei 1, a condizione che vengano
ottemperate le prescrizioni e gli adempimenti amministrativi nel seguito indicati."...
Non credo ci sia molto da aggiungere, ma sicuramente non smetteremo di combattere con tutti
i mezzi che la legge ci mette a disposizione.
Il decreto
Parere commissione tecnica Min. Ambiente-parte 1
Parere commissione tecnica Min. Ambiente-parte 2
Parere Ministero beni culturali
REGIONE PIEMONTE E PROVINCIA DI NOVARA RIBADISCONO IL NO
18/02/2017
Nella seduta del 14 febbraio 2017 la Regione Piemonte approva la mozione presentata dal primo firmatario Gian Paolo
Andrissi (M5S) che impegna la Giunta affinché - nonostante l'eventuale epilogo positivo sulla Valutazione d'impatto
ambientale (con probabili prescrizioni) elaborato dal Ministero dello Sviluppo economico - mantenga ferma la posizione
politica espressa sulla base delle potenziali ricadute conseguenti alla realizzazione del progetto "Carpignano Sesia 1"
(ora diventato "Carisio 1"), presentato nel marzo 2012 dalla divisione Exploration & Production di Eni, che prevederebbe
la perforazione di un pozzo esplorativo per la ricerca e lo sfruttamento del petrolio. Tale progetto, infatti, avrebbe
conseguenze nefaste "sull'assetto socioeconomico di un territorio particolarmente vocato alle produzioni agroalimentari e
vitivinicole di pregio e, in generale, caratterizzato da naturalità del contesto ambientale, che rappresenta un'area
importante di ricarica di una delle cinque riserve d'acqua strategiche del Piemonte, nonostante l'eventuale epilogo
positivo sulla VIA (con probabili prescrizioni) elaborato dal Ministero dello Sviluppo economico".
La mozione
Lo stesso giorno la Provincia ha convocato una conferenza stampa con la presenza del sindaco di Carpignano per ribadire
l'ennesimo no al pozzo esplorativo di Carpignano Sesia.
«Siamo rimasti basiti – afferma il presidente Matteo Besozzi – perché questo sì è arrivato dopo che tutti gli enti
interessati, dal Comune di Carpignano, alla Provincia, alla Regione, passando per Arpa, Asl, Comitati di cittadini e una
ventina di Comuni del territorio, si erano espressi negativamente. Ricordo che lo stesso consiglio provinciale aveva
espresso unanimemente la sua contrarietà».
«La valutazione finale spetta al Ministero – aggiunge il consigliere delegato Giuseppe Cremona – e crediamo che debba
essere una valutazione politica, non tecnica: così ribadiamo ancora una volta il ‘no’ della Provincia di Novara, un ‘no’
motivato dal fatto che quel territorio è a vocazione agricola di pregio ed è un territorio che va tutelato. Chiediamo
che i parlamentari del Novarese ci appoggino in questa battaglia».
«Il Ministro deve sapere che la volontà popolare è quella di difendere il proprio territorio, la propria vocazione
economica – dichiara il sindaco di Carpignano, Giuseppe Maio – Faccio fatica a credere che ci si voglia mettere contro la
volontà popolare, alimentando il sentimento di anti-politica».
SI DALLA COMMISSIONE AMBIENTE
01/02/2017
"Parere positivo con prescrizioni" sulla tutela delle falde dalla Commissione tecnica di valutazione di impatto ambientale
del Ministero dell'Ambiente sul pozzo esplorativo di Carpignano.
Ora il dossier è all'esame del Ministro Galletti, seguirà l'esame del Ministero dei Beni e delle attività culturali. Infine
il Ministero dello Sviluppo economico potrà emettere l'eventuale autorizzazione.
Non conosciamo ancora le prescrizioni dei 47 tra docenti, ingegneri e avvocati che compongono la Commissione. Tra queste
vi è certamente la richiesta di tutela delle falde idriche.
Sorprende il parere in totale controtendenza rispetto a quanto espresso dagli organi tecnici della Regione Piemonte, che
avevano tutti espresso parere negativo, cosicchè la Regione aveva bocciato il progetto. Lo stesso Presidente Chiamparino
aveva più volte espresso la sua contrarietà, anche tramite stampa e televisioni. Come abbiano potuto i tecnici romani
smentire quelli piemontesi nonostante la legge ritenga necessaria la concertazione tra i due enti (Stato e Regione), non
è al momento dato sapere.
Eni ha apportato, dal 2012 ad oggi,continue apparenti modifiche ad un progetto che sempre meno è stato valutato nella sua
globalità di impatti ambientali (quindi non solo sul piano tecnico, in risposta a singole osservazioni critiche, ma
rispetto ai caratteri globali socio-economici e ambientali dei territori interessati).
Anche alle criticità che sarebbero state sollevate ora dalla commissione tecnica ministeriale Eni darà nuove risposte
prorogando una guerra di osservazioni che ha un solo fine: rendere sempre più inutilmente confuso il confronto. Un abito
fatto da variopinti rattoppi non potrà mai definire altro che una sola identità: quella della maschera di Arlecchino.
Poniamo il problema di un serio progetto relativo allo sviluppo del territorio. Il mondo si sta muovendo
verso le fonti energetiche alternative ma Eni non riesce che a guardare al passato rinunciando a
riprogettare il proprio futuro.
IL SINDACO DI CARPIGNANO SCRIVE AL MINISTERO IN RISPOSTA A TRECATE
23/11/2016
La lettera
ENI PRESENTA INTEGRAZIONI VOLONTARIE AGLI ENTI INTERESSATI
28/10/2016
Il 25 ottobre 2016 ENI ha trasmesso a tutti gli Enti interessati delle "integrazioni volontarie", finalizzate a rispondere
ad alcuni rilievi emersi in Conferenza dei servizi. Si tratta dei documenti denominati:
- Studio monitoraggio Carpignano completo;
- Sezioni idrogeologiche amb. def.;
- Elenco Elaborati 207 Chiar bis;
- CARPIGNANO trasmissione chiarimenti;
- Carpignano Sesia1Dir 207 Chiar bis;
Non è ancora finita...
Le Integrazioni Volontarie
IL COMUNICATO DELLA CONFERENZA EPISCOPALE PIEMONTESE PER IL SI AL REFERENDUM
21/3/2016
TERRAMIAMO: IL COMITATO DNT LANCIA LA CAMPAGNA PER ACQUISTARE I TERRENI DOVE VOGLIONO TRIVELLARE
20/02/2016
Scopo dell’iniziativa è ostacolare con decisione il progetto avanzato nel 2012 da Eni, finalizzato ad avviare attività di
ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi nei territori di Carpignano Sesia e dei Comuni limitrofi.
Con la campagna TerraMIAmo il Comitato Dnt propone agli abitanti dell’area, da tempo impegnati a contrastare la proposta
del gruppo petrolifero, di assumere direttamente la proprietà dei terreni sui quali dovrebbero essere insediati gli
impianti di ricerca e coltivazione degli idrocarburi per confrontarsi direttamente con l’azienda.
A chi aderirà all’iniziativa tramite il versamento della quota minima di venti euro, verrà assegnata una porzione del
terreno in proprietà indivisa. L’acquisto dovrà riguardare una sola unità e tutte le sottoscrizioni raccolte verranno
inserite nell’atto ufficiale di acquisto del terreno.
Il terreno in comproprietà verrà qualificato con la messa a dimora di vigneti di uva americana, tipica produzione del
territorio di Carpignano Sesia, inoltre esso diventerà sede simbolica di iniziative destinate a valorizzare il territorio
e ad incrementarne la conoscenza.
INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DELL'ON. CRIPPA (MOVIMENTO 5 STELLE)
30/01/2016
Il deputato chiede di verificare se, a seguito dell'intervenuto fallimento di una delle società proprietarie del
permesso Carisio (la Hydro Drilling spa, proprietaria del 5% delle quote di Compagnia Generale Idrocarburi), il progetto
continui ad essere sostenibile dal punto di vista economico finanziario e se sussistano le garanzie previste dalla legge.
L'interrogazione del 23/7/2015 e la risposta del 21/1/2016
LA REGIONE PIEMONTE SI E' PRONUNCIATA: PARERE NEGATIVO
29/12/2015
La Regione ha concluso la sua istruttoria sul pozzo Carpignano Sesia 1 dir. E' arrivato l'atteso parere negativo. Un evento
da festeggiare!
Quindi tutto a posto? E' finito l'incubo?
Purtroppo no!
Fino al 10 settembre 2014 il parere della Regione sarebbe stato risolutivo, perchè la V.I.A. (valutazione impatto ambientale)
e l'intera procedura era di competenza regionale, ma dall'11 settembre 2014, con l'emissione del Decreto "Sblocca Italia" le
cose sono cambiate in modo radicale. L'art. 38 stabilisce che "Le attivita' di ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi
e gassosi sono svolte a seguito del rilascio di un titolo concessorio unico che viene rilasciato ...con decreto del
Ministro
dello sviluppo economico, previa intesa con la regione o la provincia autonoma di Trento o di Bolzano territorialmente
interessata, per le attivita' da svolgere in terraferma, sentite la Commissione per gli idrocarburi e le risorse minerarie
e le Sezioni territoriali dell'Ufficio nazionale minerario idrocarburi e georisorse".
In altre parole chi decide è il Ministero, sentita (solo sentita) la Regione.
Però se sente la Regione, la nostra Regione ha detto NO, qualcosa (speriamo molto) conterà pure. La Regione ha espresso
il suo parere (obbligatorio) NEGATIVO. E' un passo importante! Il Presidente Chiamparino ha un peso, anche politico che
il ministro non può ignorare, la Regione Piemonte è una Regione importante e i suoi tecnici sono tra i più preparati, vengono
interpellati anche dal Ministero per consulenze su altri progetti. La delibera è ben motivata, l'istruttoria è stata molto
approfondita e le ragioni del no sono moltissime e rivestono diversi aspetti.
Ripercorriamo le motivazioni della delibera:
- Il parere negativo del territorio, dei Comuni e della Provincia (e ora della Regione), di vari cittadini (singolarmente
e tramite il Comitato DNT), di parecchie associazioni e ordini di medici;
- L'assenza di Eni al confonto pubblico;
- Il possibile inquinamento delle falde acquifere superficiali e profonde;
- I possibili danni alla salute;
- L'incompatibilità con il settore agroalimentare sviluppato sul territorio;
- L'aggravamento del traffico;
- La carenza di documentazione, anche obbligatoria;
- La sottovalutazione di molti problemi, sui quali Eni ha glissato o rimandato ad altra successiva analisi;
- Un'insufficiente analisi dei rischi;
- La mancata presentazione di documentazione integrativa richiesta dalla Conferenza dei Servizi;
- La mancanza di un piano di monitoraggio delle acque;
- La mancata predisposizione di un piano di approvigionamento idrico di emergenza "sostenibile" in caso di contaminazione
dei pozzi di acqua potabile (in considerazione anche del fatto che Carpignano rifornisce anche la città di Novara e quindi
il problema sarebbe grosso e richiederebbe molti litri d'acqua);
- La sottovalutazione degli scenari incidentali;
- Le emissioni in atmosfera.
La conclusione non può che essere una:
"PARERE NEGATIVO (all'unanimità)... in particolare per le potenziali ricadute conseguenti alla realizzazione del progetto sull'assetto
socio-economico di un territorio particolarmente vocato alle produzioni agroalimentari e vitivinicole di pregio ed in
generale caratterizzato da una naturalità del contesto ambientale, nonchè per la difficoltà di esprimere, sulla base degli
elementi a disposizione, un compiuto parere in merito agli aspetti di salvaguardia e tutela del sistema delle risorse
idriche, con particolare riferimento alla tutela della "Riserva integrativa e sostitutiva di emergenza" (R.I.S.E.)."
Insomma le ragioni per essere soddisfatti e ottimisti sono ben fondate, ma non bisogna assolutamente (MAI) abbassare la
guardia, la battaglia non è finita, ma abbiamo un alleato importante in più!
La delibera regionale n. 27-2728 del 29/12/2015
ENI PRESENTA INTEGRAZIONI VOLONTARIE
12/11/2015
Come aveva accennato già in fase di terza conferenza dei servizi, Eni ha deciso di presentare (il 5 u.s.) delle integrazioni
volontarie per tentare di porre rimedio alle contestazioni più rilevanti e alle macroscopiche mancanze evidenziate
soprattutto da ARPA.
Chiarimenti volontari di Eni (zip 13,7 MB)
LA REGIONE DICE SI' ALLA OIL FREE ZONE A CARPIGNANO
11/11/2015
Su proposta del consigliere regionale Rossi Domenico, il Consiglio Regionale approva all'unanimità un ordine del giorno
con espresso riferimento e contrarietà alle trivellazioni a Carpignano (esprime la propria contrarietà a ogni ipotesi
di "petrolizzazione" dell'area in questione).
«L’approvazione dell’ordine del giorno odierno a Palazzo Lascaris – spiega il consigliere regionale Domenico Rossi –
conferma la posizione di Regione Piemonte rispetto all’estrazioni di idrocarburi sul territorio regionale. Una linea che
intende preservare e valorizzare il paesaggio oltre che puntare su risorse energetiche ecocompatibili e rinnovabili».
«La promozione della filiera agroalimentare e del turismo, connessi alla cultura e alla natura della zona deve diventare
la priorità politica quando si guarda a un territorio con le caratteristiche di quello a cavallo tra le province di
Novara, Vercelli e Biella» dichiara Rossi. «In quest’area – precisa il Consigliere novarese – vengono prodotte alcune
delle eccellenze maggiori del territorio novarese e piemontese, penso ai vini DOCG e DOC delle colline novaresi e
vercellesi, ma anche alla coltivazione del riso, alla produzione del miele oltre che alla presenza di Parchi e Riserve
naturali. Chi governa ha il dovere di costruire una visione sulle potenzialità e sulle vocazioni dei diversi territori».
Il testo dell'odg
CONVOCATA LA CONFERENZA DEI SERVIZI
30/9/2015
"E' stata convocata la seconda riunione della Conferenza di Servizi per il
giorno 14 ottobre 2015 ore 10,30 in merito alla Procedura di VIA di
competenza Statale art. 18 l.r. 40/98 inerente il progetto "Pozzo
esplorativo Carpignano Sesia 1 dir - Permesso di ricerca di idrocarburi
liquidi e gassosi "Carisio". Soc. ENI S.p.A."
Con queste poche, secche parole la Regione ha annunciato la prosecuzione della procedura di V.I.A. in tempi molto
ravvicinati.
Le novità sono molte: prima di tutto la sede, che è diventata la Direzione Competitività del Sistema Regionale, poi il
Responsabile del Procedimento (a seguito di "ristrutturazione dell'ente regionale"), che ora è il dott. Stefano Bellezza,
Responsabile del Settore regionale Polizia mineraria, cave e miniere. Funzionari incaricati per l'istruttoria restano il
dott. Pierpaolo Varetto e l'ing. Michelangelo Gilli, che seguono il progetto fin dall'inizio.
Convocazione Conferenza dei Servizi
...ED ECCO LE INTEGRAZIONI
27/8/2015
All'ultimo giorno utile, come al solito, arrivano le integrazioni di Eni e le risposte ai numerosissimi quesiti del Ministero
e della Regione Piemonte.
Pubblichiamo tutti i file invitando gli enti, le associazioni e le persone interessate a presentare osservazioni.
Le integrazioni (zip 130 MB)
PROROGATO IL TERMINE PER LA CONSEGNA DELLE INTEGRAZIONI
16/7/2015
Siam//o all'ennesima proroga ad Eni, concessa con una prontezza encomiabile.
Ministero efficientissimo.
Richiesta proroga
Lettera di concessione
LA CHIESA SI SCHIERA CONTRO I POZZI
12/7/2015
Leggi il documento:
Dichiarazione di sostegno dell'Ufficio Piemontese Pastorale Sociale e del Lavoro
del Piemonte
Importante presa di posizione da parte dei Vescovi piemontesi.
"Come Commissione Regionale della Pastorale del Lavoro, Giustizia e Pace e Custodia del Creato, da sempre abbiamo avuto
uno sguardo amoroso e preoccupato verso i nostri territori, fonti di vita per la popolazione.
Con questa nota facciamo nostre le preoccupazioni delle Commissioni della Pastorale Sociale e del lavoro, Giustizia e Pace
e Custodia del Creato delle diocesi coinvolte e desideriamo esprimere il sostegno alle iniziative locali che si oppongono
ai progetti suddetti. Questi progetti, infatti, oltre al rischio per la salute degli abitanti mettono a repentaglio la
bellezza dell’ambiente e snaturano con conseguenze gravi la vocazione turistica, agricola, vitivinicola dei nostri
territori, mettendo, di conseguenza, a rischio molti posti di lavoro.
Occorre un’assunzione di responsabilità ambientale, economica e sociale da parte di ogni cittadino, soprattutto da parte
di chi si dice cristiano e/o ha responsabilità pubbliche nel prendere in seria considerazione tutte le possibili
interazioni tra ricerche di nuove fonti di energia che prevedono modificazioni al patrimonio idrico e le ripercussioni
sulla salute derivanti dal rischio di compromissione delle falde acquifere. Questo non solo nel territorio in questione,
ma su tutto il territorio oggetto di permessi.
Per questo è urgente deciderci di abitare il mondo diversamente, animati da una spiritualità e da un’etica generatrici nel
quotidiano di nuovi stili di vita, personali e comunitari."
Articolo de "L'Azione" del 10 luglio 2015
Articolo del quotidiano "La Stampa"
TG3 Piemonte del 12 luglio 2015. Dal minuto 13:14 parla delle trivellazioni di Carpignano
LA PROCEDURA CONTINUA. TUTTA LA DOCUMENTAZIONE AL MINISTERO DELL'AMBIENTE
29/05/2015
Altri 45 giorni concessi all'Eni per presentare le integrazioni. L'istruttoria continua; le richieste e le osservazioni presentate
nella Conferenza dei servizi prendono corpo, sotto forma di richieste di integrazioni del Ministero dell'Ambiente.
La Regione non ha ancora espresso il suo parere,perchè subordinato alla risposta ai quesiti emersi in sede di V.I.A.
Lo stillicidio continua...
Richiesta di integrazioni del Ministero dell'Ambiente-1
Richiesta di integrazioni del Ministero dell'Ambiente-2
PRIME RISULTANZE ISTRUTTORIE E RICHIESTE INTEGRAZIONI DOCUMENTI
13/4/2015
Lettera Regione Piemonte del 13-04-2015 Prime risultanze istruttorie e richieste integrazioni documenti
TG2 del 14 aprile 2015: dal minuto 1:40 parla di Carpignano
ALL'AUDIZIONE CON L'ENI E' ASSENTE...L'ENI
7/4/2015
L'Eni non si è presentato questa mattina all'incontro pubblico promosso dalla Regione Piemonte nel quale i cittadini e le
associazioni che non partecipano alla Conferenza dei Servizi avrebbero potuto fare domande ed ottenere risposte dal proponente
il pozzo esplorativo Carpignano Sesia 1 dir.
L'incontro si è svolto ugualmente con la partecipazione di tre assessori
regionali (De Santis-Valmaggia e Ferrari) e i tecnici della Regione e della Provincia di Novara.
Stigmatizzato
da tutti il comportamento di Eni.
La registrazione degli interventi della mattinata:
Qui sotto l'intervento dell'assessore Ferrari che sintetizza la posizione della Giunta Regionale
Infine alcuni appunti presi nella mattinata:
Appunti
AUDIZIONE IN REGIONE SUI POZZI
31/03/2015
La Regione convoca i sindaci dei Comuni di Briona, Carpignano, Ghemme, Fara, Landiona, Sillavengo, Sizzano, Arborio,
Gattinara, Ghislarengo e Lenta per un'audizione in merito al progetto presentato dall'Eni riguardante il pozzo esplorativo
il 9 aprile 2015 alle ore 15.45 a Torino.
Questo evento seguirà l'incontro pubblico, immediatamente precedente, che si terrà presso la Provincia di Novara l'8 aprile
2015 alle ore 10.30 e che sarà invece aperto a tutta la popolazione.
La lettera di invito
Confronto 8 aprile 2015
LE OSSERVAZIONI DEL PUBBLICO AL PROGETTO
14/03/2015
Molti sono i movimenti e le associazioni che hanno depositato osservazioni.
Tutti i documenti sono fatti molto bene
e con la passione di chi alla difesa dell'ambiente ci crede davvero.
Osservazioni del Comune di Carpignano Sesia
Osservazioni presentate dal Comitato Dnt
Osservazioni presentate dall'associazione Acqua Bene Comune
Osservazioni presentate dai medici dell'Isde
Osservazioni presentate da Nuovo Senso Civico
Osservazioni presentate da Legambiente
Osservazioni presentate dal dott. Marcello Marafante
Osservazioni presentate da vari cittadini e associazioni
Osservazioni presentate dai sigg.G. Azara, V. Lepori, M. Macchiarulo
Osservazioni presentate dal sig. Marcello Contini
Verbale della Conferenza dei servizi del 18 febbraio 2015
Verbale della Conferenza dei servizi del 28 gennaio 2015
IMPORTANTE E DECISA PRESA DI POSIZIONE-BEN MOTIVATA-DEL PD NOVARESE
27 gennaio 2015
Il documento di presa di posizione del PD contro
il pozzo Eni
NATALE 2014: ENI REGALA UN NUOVO POZZO AI CARPIGNANESI
23/12/2014
Leggimi
Sintesi non tecnica(6,92 MB)
Documentazione I parte (zip 38 MB)
Documentazione II parte (zip 134 MB)
POZZI: A CHE PUNTO SIAMO? ENI ci riprova...Carpignano non cede! - Il filmato della serata
10/10/2014